Un sogno lungo 50 anni
Storie dell’arrampicata finalese 1968-2018
Un libro che, oltre a essere un sogno vissuto, è il ricordo di un passato nel quale il vecchio autore, con la scusa di essere stato anche uno scalatore e prima ancora un alpinista, racconta la sua vita di pietra.
Sì, perché quella pietra l’ha fatto guardare a uno specchio che gli fece vedere anche ciò che non avrebbe mai voluto.
Ma in quei sassi mise il suo cuore e li feci rivivere.
Così gli raccontarono anche quello che non aveva mai visto e sentito. Visto che crede, questo zingaro saraceno, in un’anima che non vuole proprio morire, dialoga con i fraterni amici che non ci sono più, lui sopravvissuto a una stirpe di eroi.
Così gli raccontarono anche quello che non aveva mai visto e sentito. Visto che crede, questo zingaro saraceno, in un’anima che non vuole proprio morire, dialoga con i fraterni amici che non ci sono più, lui sopravvissuto a una stirpe di eroi.
Li racconta, con distacco, con amore, con schiettezza, perché sa che si ritroveranno un giorno dietro alla grande porta, a cantare tutti assieme il loro canto libero.
Alessandro Grillo è nato a Genova il 10/12/1940, è laureato in Chimica pura e ha quasi terminato il percorso per diventare medico, specializzato in Psicologia applicata.
Nella sua vita ha fatto molti lavori, dallo scaricatore di carbone e balle di cotone ai tempi dell’università sino a fare l’imprenditore sanitario, attività che ha smesso lo scorso anno lasciando l’attività alla più grande delle sue due figlie.
Ha arrampicato e scalato oltre che a Finale, cosa che racconta in questo libro, in moltissime parti del mondo: Alpi, Himalaya, Cordillera Blanca, Alpamajo, Huascaran. È stato al Fitz Roy e al Cerro Torre, senza riuscire però a scalarli, e recentemente in Antartide e Torri del Paine. Ha arrampicato in Africa, Hoggar, Tesnu, Garet el Genun, in Marocco.
Ha viaggiato per 20 anni , uno o due mesi l’anno, in Africa, per divertimento e aiuti umanitari, Algeria, Libia, Niger, Ciad, Darfur, Mali, Benin, Togo, Gana e costa d’Avorio.
Nella sua vita ha fatto molti lavori, dallo scaricatore di carbone e balle di cotone ai tempi dell’università sino a fare l’imprenditore sanitario, attività che ha smesso lo scorso anno lasciando l’attività alla più grande delle sue due figlie.
Ha arrampicato e scalato oltre che a Finale, cosa che racconta in questo libro, in moltissime parti del mondo: Alpi, Himalaya, Cordillera Blanca, Alpamajo, Huascaran. È stato al Fitz Roy e al Cerro Torre, senza riuscire però a scalarli, e recentemente in Antartide e Torri del Paine. Ha arrampicato in Africa, Hoggar, Tesnu, Garet el Genun, in Marocco.
Ha viaggiato per 20 anni , uno o due mesi l’anno, in Africa, per divertimento e aiuti umanitari, Algeria, Libia, Niger, Ciad, Darfur, Mali, Benin, Togo, Gana e costa d’Avorio.
Scrive per riviste e tiene conferenze e presentazioni. E arrampica ancora con entusiasmo.
Anno: | 2018 |
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ISBN: | 978-88-85475-33-5 |
Pagine: | 324 |
Peso: | 410g |
Codice: | R 48 |