La Rocca Sbarua è la “palestra” storica dei piemontesi, e una delle prime pareti in Italia dove si intese l’arrampicata come allenamento per le grandi montagne.
Le sue rocce furono calcate da tutti i migliori alpinisti degli anni trenta, da Boccalatte ed Ellena sino a Gervasutti, poi del dopoguerra, come Bianciotto, Rossa, Mellano e Manera. Poco frequentata dai fautori del Nuovo Mattino (avevano eletto come loro tempio la “nuova” Valle dell’Orco) ma non snobbata (Motti ne fece la prima topoguida), la Sbarua oggi non spaventa più come una volta (“Sbarua” in dialetto piemontese vuol dire appunto “spavento”) ma è rimasta comunque nel cuore di tutti i piemontesi.
Frequentatissima a ogni stagione, la Rocca Sbarua è composta da una serie di risalti granitici posti sul versante meridionale del Monte Freidur, sopra Pinerolo.
È proprio questa posizione privilegiata a fare la fortuna della Sbarua, affacciata sulla pianura torinese e al cospetto del “re” Monviso.
Anno: | 2013 |
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ISBN: | 978-88-96634-94-3 |
Peso: | 60g |
Codice: | LV 80/1 |