Editoriale

Bouldering storico nell’area di Tetti Lup
Foto: Archivio Penna
“Vado fino a vedere un masso”: esordiscono così tante domeniche invernali per gli arrampicatori cuneesi, di quelle in cui il tempo non promette bene neanche in Liguria e tutta la roccia disponibile non è agibile. Insofferenti per la giornata sprecata, gli arrampicatori alla ricerca di nuova roccia da scalare dedicano le loro energie all’esplorazione di aree che si lasciano intravedere solo attraverso i rami spogli dell’inverno. È così che fin dai primi anni Novanta alcuni arrampicatori, spinti da una forte motivazione per il boulder, hanno intuito nei massi del cuneese un potenziale tutto da sviluppare.
Tra questi personaggi possiamo nominare Giovannino Massari, Angelo Siri e Marco Torielli, i veri “avanguardisti” del boulder nel cuneese, che per primi hanno valorizzato molte aree delle diverse valli che circondano Cuneo. Dalla loro ispirazione, e dalla pulizia delle linee più evidenti, nacquero le prime guide stampate come Boulderdoc ad opera proprio di Marco Torelli, Stefano Ric…