Editoriale

Maurizio “Manolo” Zanolla negli anni ottanta alla Spiaggia delle lucertole
Foto: Arch. Manolo
Le abbiamo “spittato” le pareti, le gole e perfino le montagne, abbiamo riempito di ferro e catene le falesie ma per fortuna, prima di farcirle di plastica, l’abbiamo portata nei capannoni, nelle sale, nelle palestre.
L’abbiamo farcita di gradi, divisa e spinta alle olimpiadi fino a farla diventare un altro sport.
E ben venga, è l’evoluzione e ci mancherebbe.
Vista da lontano in quel mondo all’aperto è variopinta, e spensierata da sembrare libera.
Da più vicino però sembra essersi un po' imborghesita e indossa una divisa omologata per elevarsi dal resto.
Ma i soli colori non possono mascherare la velata competitività in un cambiamento che ha dimenticato anche il dialogo.
È stato un fenomeno che ha perfino cambiato l’economia di alcuni luoghi.
In altri, dove non ha trovato compagnia se né andata come una moda passeggera, in cerca di un salotto migliore a braccetto con un progresso che purtroppo…