Editoriale

Chi si ricorderà della storia dell’arrampicata e dei suoi miti?
nella prima ripetizione italiana di "Action Directe".
Foto: M. Malpezzi
Negli ultimi anni mi è capitato di parlare a più riprese di storia dell’arrampicata con climber di diversa età ed esperienza verticale. Dai quindicenni a trentacinquenni il risultato è stato quasi sempre impietoso, tra il deludente e il grottesco, dimostrando una marcata ignoranza non solo dei personaggi più importanti del passato e delle loro imprese, ma anche di quelli più rilevanti degli ultimi anni.
Il tema della perdita della memoria storica non è semplice da analizzare e alla sua base si pone un problema endemico della nostra società, con i suoi mezzi e ritmi comunicativi troppo rapidi e superficiali. Tutto deve essere immediato, condensato in poche parole e le informazioni che ne derivano sono spesso incomplete, semplicistiche e subito dimenticate. L’importanza stessa della Storia è sempre più ridimensionata in tutti gli ambiti soprattutto dalle nuove generazioni, che spesso la percepiscono come un osta…