Editoriale

La Grotta dell’Edera, Finale Ligure.
Foto: A. Gallo
Sono passati quasi quarantacinque anni dalla nascita dell’arrampicata sportiva: intendendo, per quest’ultima, l’arrampicata su monotiri protetti integralmente a spit, in falesie naturali.
In quasi mezzo secolo, l’evoluzione è stata lenta ma progressiva, con diverse fasi, ormai facilmente identificabili, a partire da quella pionieristica, che possiamo collocare fra il 1982 e il 1995 circa.
Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito e stiamo assistendo ad una accelerazione impressionante, che si esprime nella moltiplicazione esponenziale del numero dei praticanti, in nuove forme di frequentazione delle falesie, nel complesso rapporto fra arrampicata indoor e outdoor, nella differenza fra arrampicata sportiva e arrampicata agonistica, per citare solo alcuni aspetti fondamentali.
Questo fenomeno, in gran parte prevedibile, ha profonde radici, che vanno ben al di là dell’arrampicata stessa, e anche della sua eventuale matrice alpinistica pregressa: sono matrici di carattere sociale, econ…