Editoriale

conduce su "Sull’orlo di un duplice abisso", 8b+, Tondini e Ventajas in sosta.
Foto: E. Veronese
L’apertura e la ripetizione di questa via hanno una lunga storia. Dopo una perlustrazione con Nicola Sartori sul primo tiro nel 2011, dedicai tempo ed energie a questa linea insieme a Luca Montanari tra la fine del 2012 e quella del 2013. La via prese forma con continuità fino a metà del 4º tiro, dove un singolo durissimo non sembrava dare chance di passare.
L’occasione per trovare la condizione ambientale e psico-fisica perfetta per risolvere quell’ostico boulder capitò due anni dopo: il 30 dicembre 2015. Quel giorno mettemmo un solo fix, ma l’entusiasmo ormai scorreva nelle nostre braccia. Coinvolgemmo Lorenzo D’Addario per terminare quel tiro e aprire gli altri due finendo così la via il 6 maggio 2016.
Chiamiamo la via “Sull’orlo di un duplice abisso”: sia per la prospettiva di vuoto che si percepisce in maniera assoluta sul terzo e sul quarto tiro, sia in riferimento alla vita e alla nostra passione verticale in cui siamo spesso in un difficile equilibrio tra passione e ossessio…