Editoriale

Sulle belle placche di Panico salamico.
Foto: Arch. Panseri
Ma che panico!
A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta c’è un gran fermento alpinistico sulle bastionate calcaree della Presolana, la Regina delle Orobie.
L’utilizzo dello spit, sia in maniera seriale che in aggiunta ai chiodi e alle protezioni veloci, apre la possibilità di esplorare le placconate compatte che caratterizzano i versanti di questa montagna. Numerose sono le cordate e gli alpinisti in azione in questo periodo, tra questi Ugo Pegurri che, con diversi compagni di cordata, apre sei nuovi itinerari sparsi sui versanti della Presolana.
Se Le medaglie di Muttley, aperta con Gregorio Savoldelli sull’imponente parete nord, ha un impegno e un sapore decisamente alpinistico, le linee aperte sulle placche solari del versante sud sono decisamente più “plaisir”. Tra queste “Panico salamico” è un piccolo gioiello. Aperta con Giovanni Martinelli nell’estate del 1989, questa è tra le più belle vie di stampo moderno del versante meridionale: roccia erosa a buchi di ogni dimensione e …