Editoriale

in apertura su L4.
Foto: G. Pedrini
Le placche di San Viano dal punto di vista arrampicatorio sono una “anomalia”; difatti, la loro estesa compattezza si contrappone alla precarietà delle strutture che la circondano. Basti pensare che sopra questo settore si trova il monte Roccandagia, noto in tutte le Apuane per la pessima qualità della roccia presente sulla sua parete nord.
Qui è possibile praticare l’arrampicata in placca nella sua concezione più pura: pochi buchi, poche tacche e tanti spalmi, il tutto su una roccia veramente eccezionale.
La vipera e la neve è l’ultima nata in questo settore; trova il suo sviluppo lungo una porzione di parete caratterizzata da una verticalità più accentuata rispetto a quella di dove passano le vie preesistenti. Aperta dal basso a più riprese da Filippo Arigoni e successivamente liberata, sempre dal chiodatore, in ben 13 giornate di tentativi, intervallati da nevicate e piogge. La si può identificare come una tra le più dure vie sportive della Toscana, in termini di mero grado. La vi…