Editoriale

In arrampicata su "Il giardino con lo stagno".
Foto: M. Guerrini
Le Prealpi venete, chiamate anche Piccole Dolomiti, sono formate da diversi gruppi montuosi che fanno da cornice al confine Veneto/Trentino tra le province di Verona, Vicenza e Trento. La quota massima raggiunta non è elevata come quella delle sorelle più grandi, le Dolomiti appunto, e questo ne consente una frequentazione estiva di vari mesi che può andare, a seconda delle stagioni, da aprile/maggio a novembre/dicembre.
La stagione invernale permette la salita dei famosi vaj (canaloni), alcuni dei quali molto lunghi e impegnativi (Vajo di mezzo: dislivello 1000 m, 45º difficoltà V+/VI) e di pareti di misto che hanno visto aumentare l’interesse con la pratica del Dry tooling. Le prime salite su roccia si sono concentrate su fessure (Gran Solco), diedri (Pilastro Soldà al Baffelan o Pozzo-Padovan al Soglio d’Uderle) e spigoli (Boschetti-Zaltron, Soglio d’Uderle).
L’attenzione si è poi spostata su pareti che rappresentavano la roccia migliore, anche se alcuni alpinisti come Gigi Grana…