Editoriale

S. Foddai sulla prima lunghezza di "I migliori anni".
Foto: Arch. Bonfanti
Quello tra la fine degli anni Ottanta del Novecento e l’inizio degli anni Novanta fu il periodo in cui praticavo un’attività alpinistica intensa e di discreto livello, così tra una salita e l’altra talvolta mi ritrovavo nel vallone di Sea a cercare qualcosa di nuovo da fare. Data la conformazione delle strutture, la bassa quota e la conseguente abbondante vegetazione, orientai quasi da subito il mio stile di apertura verso l’utilizzo sistematico del chiodo ad espansione. Il lato in ombra del vallone riscuoteva in me un fascino particolare ed è proprio da quella parte che nacquero L’ultimo Imperatore, Titanic, La valle dei narcisi e contemporaneamente a questa iniziai una via a sinistra del diedro di Così parlò Zarathustra. Poi, qualcuno mi rubò tutto il materiale nascosto in un deposito e così decisi che non sarei mai più tornato a Sea abbandonando di fatto due progetti. Il primo venne terminato da Adriano Trombetta ed il secondo invece attese 21 anni che cambiassi idea.
Insieme alla…