Editoriale

suona il "Flauto Magico", 7a.
Foto: S. Pedeferri
I primi alpinisti che si interessarono all’arrampicata sulle rocce senza cima della Val di Mello a metà anni ‘70 furono il gruppo di Ivan Guerini da Milano, e quello dei sassisti composto principalmente da giovani valtellinesi fra cui Antonio Boscacci. Ognuno aveva un suo stile di arrampicata preferito e sicuramente Antonio eccelleva sulle celebri placche sprotette della valle, anche se ironia della sorte la sua via più famosa è diventata Luna Nascente che si svolge interamente in fessura...
Fin dai primi anni, scalando rigorosamente in scarpe da ginnastica ha aperto e ripetuto letteralmente tutte le vie in aderenza più difficili della valle comprese Nuova Dimensione (VII- il tanto dibattuto primo settimo grado delle Alpi, nel 1977), Cristalli di Polvere (VIII, senza corda perché sarebbe stata solo di intralcio), Okosa (VII+ senza possibilità di protezione), prima di legarsi con i pazzi spagnoli arrivati dalla Pedriza alzando ulteriormente il livello di difficoltà soprattutto mentale…