Editoriale

old style b/n sul secondo tiro di Emozioni siciliane.
Foto: Arch. Cappuccio
Cava Grande è uno vero santuario della Natura, il canyon più profondo e spettacolare degli Iblei, per noi climber siciliani è il nostro Verdon.
Autunno 1999, l’arrampicata nella Sicilia orientale era quasi agli esordi, e a parte le poche salite effettuate da Gogna & Co. nei primi anni Ottanta, l’immenso canyon di Cava Grande, così come la maggior parte dei canyon Iblei, erano un territorio in buona parte ancora da esplorare, e noi primi climbers di quella generazione ci muovevamo come dei veri pionieri.
Le giornate di arrampicata si alternavano alla ricerca di nuove pareti da salire o falesie da chiodare, e fu proprio in uno di questi pellegrinaggi che ci imbattemmo su questo muro spettacolare.
Ricordo ancora il senso di vertigine nello sporgermi oltre il bordo sopra il diedro. Una parete di oltre cento metri precipitava perfettamente verticale fino al pendio sottostante, che a sua volta si allungava per altri duecento metri fino al fiume nel fondo valle, amplificando ancor più…