Editoriale

Alessandra Piccini sul quarto tiro di Breakdance.
Foto: E. Pesci
In una delle nostre scorribande alla ricerca di rocce da scalare, nella calda estate del 1978, dopo una rocambolesca partenza, giungemmo in un luogo assolutamente unico e magico: Le gorges dù Verdon. Ci volle non poco, ad abituarci a scalare al contrario, ossia a scendere per poi solo successivamente a salire in qualche maniera, per non venir risucchiati in quel vuoto profondo e assoluto, quasi terrificante per noi giovani audaci ed incauti, alpinisti in erba.
Fu durante una di quelle infinite calate, che un giorno vedemmo per la prima volta degli strani oggetti luccicanti, assolutamente insoliti per noi a quei tempi, da sembrare persino finti. Messi in luoghi altrettanto insoliti, ossia su placche talmente lisce ed inospitali da non sembrare nemmeno scalabili, per noi allora...
Fu solo dopo qualche colloquio con la tribù locale, in una delle bettole fumanti e maleodoranti che allora esistevano in quel remoto e rurale paesino della Provenza nomato: La Palùd Sur Verdon. Che quando ca…