Editoriale

prima ripetizione a vista, Anime di piombo.
Foto: Arch. Mazzolini
A molti scalatori che frequentano la Pietra, abituati a camminare per i suoi sentieri con il mento verso il cielo e con gli occhi volti ad ammirare le sue bellissime muraglie, saranno famigliari, o almeno lo sono state, quelle sventolanti corde fisse bianche nel cuore della parete est. Negli anni quelle corde hanno certamente cambiato aspetto; da nuove e vive che furono, con il susseguirsi nel tempo di incessabili lotte tra vento, acqua e roccia, hanno perso sempre più di vitalità.
Sette anni fa, quando iniziai a frequentare la Pietra nelle vesti di arrampicatore, notai alla prima occasione quelle corde fisse, ormai già stanche e acciaccate. Negli anni, poi, più volte mi capitò di incrociare nuovamente lo sguardo con quelle corde. Loro erano sempre lì. Sempre un po’ più stanche. Sempre un po’ più morte. Chi sono quelle corde? Da quanto tempo sono lì? E soprattutto perché? La parete in quel punto si manifesta in tutta la sua repulsività e sembrava impossibile pensare che qualcuno aves…