Editoriale

Passo del tempo a studiare, e molte cose non le capisco. Però una cosa intendo, ed è paradossale: più aumenta la mia conoscenza, più so di non sapere. Più paper e libri leggo, riguardo l’allenamento, con più velocità si manifestano altri dubbi e lacune da colmare.
Fino a pochi anni fa era tutto molto aneddòttico. Mi allenavo e allenavo soprattutto in base al sentito dire, alle esperienze personali, alla magia della intuizione.
Oggi il rigore scientifico sta finalmente prendendo piede anche nel nostro campo.
Ma anche questo approccio, a mio parere, nasconde parecchie insidie. E con insidie non intendo solo i tipici bias insiti nell’approccio scientifico, come il fatto che spesso si cerca solo quello che si vuole trovare, ignorando le prove negative; o il fatto che molti studi, pur avendo campioni piccolissimi, vengono pubblicizzati perchè riportano effetti eclatanti; o il fatto di voler pubblicare soprattutto studi che riportano risultati positivi, trascurando quelli del tipo “fare…