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Indice

Up Climbing 30

Sommario

  • Editoriale

    Editoriale
    Editoriale
  • Wild Portugal Show

    Storia
    panorama di Cabo da Roca
  • La Sportiva Climb World Tour

    Pubbliredazionale
    La Sportiva Climb World Tour
  • Arrampicare sulle scogliere delle Isole Britanniche

    Storia
    Climber in parete a picco sul mare
  • Pembroke, Galles meridionale, UK

    Storia
    Pembroke, Galles meridionale, UK
  • Giradili pop, ma non trop…

    Storia
    Giradili pop, ma non trop…
  • Boulder sulle coste sarde

    Storia
    Boulder sulle coste sarde
  • Sa Pedra Nascendo

    Storia
    Trekkers in cammino sugli scogli sardi
  • Capo Calavà

    Storia
    Climber in parete a picco sul mare
  • Sulle Orme Verticali dei Balcani

    Proposte
    climber in falesia
  • Will Bosi

    Personaggi
    Climber fa bouldering
  • Patxi Usobiaga

    Personaggi
    climber in parete
  • Quarant’anni di The Face

    Personaggi
    climber in parete
  • Scialpinismo primaverile e concatenamenti

    Scialpinismo
    Sciatore tra due pareti di roccia
  • A spasso su Mingus

    La Rubrica della Ming
    climber in parete
  • La manutenzione delle falesie

    Ideas
    base di una falesia piena di sporcizia
  • Dubbi sul metodo

    Jollypower
    climber in palestra si allenano al bilanciere
  • Proposte prodotti

    Vetrina
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A spasso su Mingus

Questione di paranomasie

Testo
Federica Mingolla
climber in parete

Federica Mingolla impegnata sui muri di "Mingus", falaise de l’Escales, Verdon.
Foto: Arch. F. Mingolla

Sapete quando si è più piccoli, ingenui, e si pensa che il mondo sia ai tuoi piedi, che non c’è niente che ci possa sfuggire di controllo perché siamo giovani e tutto quello che ci circonda lo possiamo dominare alla perfezione, a volte senza alzare un dito, solo con la forza del pensiero. E tutto ci è dovuto. Il mondo di fatto è stato forgiato su misura perché noi potessimo viverci comodamente. Troviamo persino messaggi subliminali in cose e situazioni per convincerci di aver ragione e avvalere quindi la nostra tesi. È bello essere giovani, soprattutto per questo: la leggerezza di pensiero. Il pensiero esce dalla mente senza troppa rielaborazione, non c’è trauma, storia passata, alcun motivo per cui debba essere rielaborato più volte. È un pensiero puro, che viene dal cuore.

Con il tempo, crescendo, o meglio, invecchiando, capiamo che questo mondo presenta delle piccole grandi imperfezioni e che probabilmente vorremmo ridarlo indietro e sostituirlo come quando cambiamo le taglie dei …