Editoriale

In Groenlandia.
Foto: Arch. Spiranelli
Come è iniziata la tua passione per la montagna?
Mi ci sono avvicinato grazie a mio padre. Andava a caccia in montagna e ha iniziato
a portarmi con lui più o meno a 13 anni.
La sua passione principale era vedere il cane che scorrazzava nei boschi e fare una bella camminata, non tanto il tornare a casa con il selvatico. Dopo qualche anno ho iniziato con le prime arrampicate grazie a Franco Nembrini e a praticare lo sci alpinismo. Da li è stato il solito iter di quasi tutti gli alpinisti di quegli anni: Orobie, poi le prime uscite in Dolomiti, poi il Monte Bianco e le grandi vie, le spedizioni ecc. Ancora oggi, dopo circa 45 anni, la passione è la stessa… il fisico no!
Quando e perché hai deciso di unire l’alpinismo ad un’attività imprenditoriale? Quali sono state le motivazioni, le difficoltà, i progetti sviluppati nel tempo?
Durante i primi anni Ottanta lavoravo con mio padre, che aveva uno studio di modellatura per capi di abbigliamento. In quel periodo sviluppavamo modelli di …