Editoriale

Dimitri Anghileri, Restiamo umani, 8b, Parete rossa del San Martino. Foto: M. Caminati
Tra passato e presente – Non ce la faccio. Dovrei scrivere dell’oggi, senza scavare troppo nel tempo, ma non ci riesco. Proprio no, impossibile. Tanto che pure il titolo qui sopra, Il lago di pietra, è roba stagionata, rubata da un libriccino che periodicamente mi capita ancora di sfogliare: un volumetto in bianco e nero uscito nel 1991, quando parecchi climber attualmente in circolazione non erano ancora nati e lo “Sceriffo”, al secolo Stefano Alippi, aveva ancora tanti capelli.
Eccolo a pagina 96: ballerine ai piedi, fuseaux d’ordinanza e avanti tutta su Il signore degli anelli, 8a, allo Strapiombo di Mandello. Appena prima, a pagina 94, compaiono invece tre scatti “in diretta” della prima salita di Tenim, 7c, all’Idolo di Acapulco: placca supertecnica, specialità lecchese, liberata a vista da Valerio Casari. Che, diciamolo, è anche l’autore del libriccino in questione: la guida Le perle del lago, edizioni Albatros, che si apre con i ringraziamenti a venti amici per la colla…