Personaggi
Jean Gounand, le imprese di chi sa immaginare
«Forse non eravamo bravi, ma di sicuro ci divertivamo un sacco». Parola di Jean Gounand, classe 1939, che s’è divertito lasciando la firma sulle pareti più importanti delle Alpi Marittime: dal Corno Stella alla Cougourda, dal Baou de Saint-Jeannet a Aiglun. Creando nuove linee e, in qualche caso, ripetendo le più amate anche una cinquantina di volte. Con una sete di avventure che l’ha portato a realizzare prime invernali e a scalare anche vie iconiche sul Monte Bianco o in Dolomiti. Sempre partendo da quota zero, dal mare di Nizza, la sua città.
Ottantaquattro anni di esplorazioni verticali del Sud della Francia (e non solo), che Jean Gounand oggi racconta in “Jeannot”, un appassionato documentario realizzato da Marc Brulard e Stéphane Benoist. Con una delicata colonna sonora composta da Zikali, “Jeannot” (il titolo stesso è il soprannome da sempre di Gounand) è stato presentato a Cannes e ai principali festival di cinema di montagna. E ora, grazie ai sottotitoli italiani, sta girando …