Editoriale

La madrina di Buoux
impegnata in una competizione.
Foto: Arch. F. Lepron
Ciao Françoise! Con te, arte, danza e arrampicata si sono unite per dare vita a un percorso molto personale, in modo simile a quello che hanno creato Patrick Berhault, Antoine Le Menestrel e altri “scalatori dallo spirito artistico” di quegli anni. Oggi l’arrampicata sembra essere molto più focalizzata sul puro gesto sportivo: a cosa pensi che sia dovuto?
Oggi il grado ha la priorità su ogni cosa, a discapito di uno spirito della scalata vissuta come un adattamento del corpo alla roccia. Tutto rimane focalizzato sulla prestazione, nell’arrampicata come nella vita: devi essere affascinante, muscoloso, ricco, performante… altrimenti non conti nulla!
Qual è la via più estetica che hai scalato e alla quale sei rima…