Introduzione

Dall’Aiguille du Van, 2572m, Vallese, Svizzera. Foto: Sylvain Mauroux
“Per lui è stato facile, è figlio di una guida alpina!”, “È un campione perché è nato con gli sci ai piedi”, “È un talento sì... è cresciuto a pane e montagna!”.
Quante volte abbiamo sentito queste frasi? Siamo sicuri che abitare in una determinata località, avere un genitore sportivo o essere vissuti fin da piccoli in ambiente montano possa essere la condizione necessaria e sufficiente per diventare campioni in montagna? Ciò che l’ambiente e i nostri genitori ci hanno passato cromosomicamente può bastare per poter arrivare a compiere imprese sulle più alte cime del mondo o vincere le più importanti gare di scialpinismo o di skyrunning? Basta la possibilità di aver camminato, corso, sciato, arrampicato molto e fin da giovani, per avere la certezza ell’eccellenza nell’ambiente sportivo che circonda la montagna? Perché non tutti coloro che sono nati a Cervinia sono diventati ottimi sciatori e coloro che hanno avuto il papà o la mamma in nazionale non sono riusciti a seguire le orme …