Prefazione

La parete est del Grand Capucin illuminata dal sole del mattino.
Foto: Mark Twight
Soltanto una volta nella mia carriera di alpinista ho dovuto penare sul serio a causa di un bivacco non programmato, e per molto tempo sono stato convinto che la colpa non fosse stata mia. La verità è che quando si è costretti a un bivacco forzato, si è in qualche modo tutti responsabili. Sei tu che conosci il tuo compagno, tu che lo scegli in base alle sue capacità, e lo stesso vale per lui. Uno dei due potrà essere più veloce dell’altro, ma in una cordata si è legati a filo doppio, nel bene e nel male.
Oggi, a più di dieci anni da quell’imprevisto, posso perdonare il mio compagno per quella notte. Eravamo sulla Bonatti, sulla parete est del Grand Capucin, sopra Chamonix, una via che Jeff Lowe era intenzionato a scalare in libera. Io volevo salire insieme a lui, e nonostante preferissi il ghiaccio alla roccia, le condizioni della via giocavano a mio sfavore, per cui decidemmo per la roccia.
Alcuni scalatori hanno salito in libera quella parete gradandola intorno al 5.12a (7a+ NdT), e…