Prefazione

La più grande parete del mondo, la Rupal del Nanga Parbat.
Foto: Mark Twight
Nel 1988 ero in Pakistan con Barry Blanchard, Kevin Doyle, e Ward Robinson per tentare la salita in stile alpino della più grande parete del mondo, la Rupal del Nanga Parbat. Effettuammo tutti qualche piccola ascensione per acclimatarci, io principalmente in solitaria, mentre gli altri si muovevano insieme, come un team vero e proprio.
Un giorno Barry, Kevin e Ward attaccarono la nord dello Shgiri, dato sulle mappe come una vetta di 5640 metri con una parete di poco più di 1000 metri che sembrava facilmente accessibile in giornata. Ma queste regioni remote non sono gran oggetto di studio da parte dei cartografi, le cartine sono quelle che sono, e la parete risultò essere di 2000 metri. I ragazzi furono costretti a un bivacco durante la salita, in cui in tre condivisero un materassino e un fornelletto, e a uno durante la discesa che lungo la parete sud conduceva verso una valle ancora inesplorata. Nonostante avessero raggiunto la salvezza, si trattava purtroppo di una valle distante 2…